Oggi voglio parlarvi di un posto scoperto per caso ma che mi è rimasto davvero nel cuore durante il mio viaggio di un mese in Indonesia: il parco nazionale di Baluran
Si trova in Indonesia, precisamente a Est dell’isola di Java
Il mio viaggio aveva come obiettivo l’intera traversata dell’isola di Java, per poi arrivare a Bali e addirittura superarla fino all’isola di Komodo, l’unico posto al mondo in cui è possibile ammirare i famosi Draghi di Komodo
Purtroppo in quell’anno ci fu il terribile terremoto che colpì specialmente l’isola di Lombok che si trova esattamente tra Bali e il Parco Nazionale di Komodo
Per questo motivo il programma di viaggio prese una piega differente e per non rischiare troppo, decisi di prolungare la mia permanenza nell’Isola di Java per poi terminare il mio viaggio a Bali
Così sfogliai il mio Lonley Planet Indonesia (i libri della Lonely Planet sono a mio avviso i migliori per organizzare dei viaggi all’avventura) alla ricerca di qualche posto immerso nella natura e soprattutto poco conosciuto
Dopo poco, in un piccolo paragrafo lessi di questo Parco di Baluran e mi decisi a partire anche se non ero assolutamente equipaggiato per quel genere di avventura
Avevo appena visitato il Monte Bromo e il suo deserto sottostante e bramavo dalla voglia di immergermi in una nuova avventura in quella che tutti chiamano l’Africa Indonesiana
Il motivo di questo soprannome lo capii subito
Dal cancello d’ingresso, devi guidare per circa 45 minuti, attraversando una lussureggiante foresta sempreverde prima di arrivare alla savana di Bekol (dove ho pernottato per 3 giorni) soprannominata Africa van Java, con il piccolo Monte Baluran dormiente sullo sfondo
Dopo qualche chilometro l’ambientazione tropicale tipica dei paesi asiatici lascia il posto a questa splendida Savana dove gli animali si aggirano completamente liberi
Questo splendido posto fu scoperto dall’olandese AHLoredeboer nel 1937 e copre un’area di 25o chilometri quadrati completamente esplorabili autonomamente oppure affidandosi ad una guida locale in Jeep
Flora e Fauna
Il Parco come dicevo si estende per 250 chilometri quadrati e comprende foreste di pianura, foreste di mangrovie e il 40% di fasce di savane fertili, forniscono cibo in abbondanza per gli animali
Al centro di questo grande Parco si trova il vulcano spento Baluran, che veglia sul suo ambiente incontaminato dominato dal vento secco dell’est,
Baluran riceve in media solo 3 mesi di pioggia La stagione delle piogge a Giava orientale va da novembre ad aprile, con un picco a dicembre e gennaio, mentre la stagione secca dura da aprile a ottobre
Durante la stagione secca la terra si secca e l’acqua scarseggia, mentre quando piove l’acqua scivola sulla nera terra alluvionale con poco assorbimento, formando pozze d’acqua soprattutto lungo la parte meridionale del Parco che collega Talpat con Bama Beach
Quando visiti Baluran durante la stagione delle piogge, vedrai ampie pozze d’acqua, ma durante questo periodo i Banteng e i tori selvatici preferiscono vagare nelle foreste, anche se altri animali come pavoni, cervi topi e uccelli selvatici escono e possono ancora essere osservati
Tra i vari animali che avete la possibilità di incontrare ci sono: Bufali di varie specie, Cani Selvatici Asiatici, Scimmie (ovunque e anche dispettose), Cervi e addirittura Leopardi, più addentrati nella Giungla interna
Per non parlare della quantità di uccelli rari tra i quali il raro nibbio reale ( Hirundo rustica ), l’uccello della foresta rossa ( Gallus gallus ), il kangkareng ( Anthracoceros convecus ), i buceri ( Buceros rhinoceros ), il tuwuk o il tuwur asiatico ( Eudynamys scolopacea ), pavoni ( Pavo muticus ) e aironi ( Leptoptilos javanicus )
Il Mare e le foreste di Mangrovie abitate da Scimmie selvatiche
Dirigendosi verso Est potete raggiungere la costa con il suo incantevole mare e ricco di mangrovie abitate da scimmie selvatiche Puoi decidere di immergerti nei sentieri di mangrovie e ritrovarti davanti ad uno scenario come questo:
“Fate attenzione alle scimmie che hanno l’abitudine di rubarvi da mangiare Nascondete il cibo, anche se impacchettato, alla loro vista e non mangiate davanti a loro”
Qui potete anche pernottare un’imbarcazione ed esplorare la costa
Sia in questa zona marittima, sia più verso l’interno, è possibile pernottare in alcuni Bungalow ma ricordatevi che la corrente è attiva solo dalle 5 del pomeriggio fino alle 8, dopodiché buio pesto ovunque
Per la cena invece, in questi alloggi, avrete la possibilità di mangiare fino alle 5 del pomeriggio, dopodiché il ristorante locale chiude fino all’indomani mattina
Per lavarsi… secchiate d’acqua!
Come equipaggiarsi per esplorarlo
Se volete farlo in sicurezza potete mettervi d’accordo con la guida locale con cui organizzare delle visite guidate, anche in Jeep in pieno stile Safari
Se siete amanti dell’avventura più estrema però, potete esplorare in autonomia tutto il Parco
Vi servirà tutto l’occorrente per rimanere più giorni sul posto in autosufficienza creando ripari ed eventualmente accendere fuochi
Per quanto riguarda l’accensione dei fuochi liberi, ricordatevi di chiedere al Parco che regole ci sono
Ad ogni modo l’occorrente per accendere un fuoco dovreste portarlo comunque perché in situazioni di emergenza può salvarci la vita
Per cucinare invece potete attrezzarvi con Fornelli a Gas oppure con le Bushbox Anche in questo caso si tratterebbe di fiamme libere ma sono molto contenute e facilmente controllabili rispetto ad un falò
Ad ogni modo, ecco cosa vi consiglio di potare nel vostro zaino per esplorare in autonomia il parco:
- Coltello Survival (consiglio il Parang per farvi strada nella fitta foresta qualora ce ne fosse bisogno)
- Sega pieghevole
- Acciarino (detto anche Fire Steel)
- Accendino e/o fiammiferi antivento
- Bushbox e/o Fornello a Gas
- Borraccia (possibilmente filtrante) + Borraccia con Gavetta integrata
- Corda (possibilmente Paracord)
- Torcia frontale
- Poncho impermeabile
- Sacco a pelo leggero
- Materassino
- Amaca con zanzariera, Tarp o Tenda
- Kit Medico
- Abbigliamento leggero e lungo
- Cibo e Acqua a sufficienza
Sull’equipaggiamento consigliato ho inserito il Fox Parang perché la sua forma nasce poprio dai Parang che vengono usati nelle foreste Indonesiane per farsi strada nella giungla e il suo acciaio non richiede particolare manutenzione a causa dell’umidità
Come riparo vi consiglio un‘amaca con zanzariera per evitare qualsiasi tipo di incontro con insetti o serpenti, ad ogni modo porterei anche un tarp per sicurezza o per creare una tettoia da mettere sopra all’amaca
La Borraccia Filtrante può servirvi nel caso in cui vi dovesse finire l’acqua e riuscite e reperirne un pò dalle varie pozze di acqua piovana che si trovano in giro
Ho scritto un intero articolo per aiutarti a scegliere la tua Borraccia Filtrante che trovi cliccando qui
Ovviamente oltre ad un buon equipaggiamento, servono le giuste conoscenze per avventurarsi in posti selvaggi e remoti
A questo scopo esistono i nostri Corsi di Sopravvivenza, dal vivo e online che ti aiuteranno ad acquisire tutte le conoscenze indispensabili per affrontare in sicurezza questo genere di avventure
Sappi che l’Indonesia è bella tutta ma se vuoi vivere una vera avventura, il Parco Nazionale del Baluran può offrirtela
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Ti auguro buone avventure… Invernali!
Un abbraccio,
Simone